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Accanto all'italiano, lingua ufficiale dello Stato cui politicamente appartiene, la Sardegna presenta una notevole varietà di parlate. Vi si riconoscono infatti, sotto l'aspetto linguistico, le seguenti aree: l'estrema fascia settentrionale, caratterizzata da dialetti (gallurese e sassarese) di preponderante origine còrsa; Alghero, dove resiste il catalano; Carloforte e Calasetta, dove si parla il tabarchino, di lontana origine ligure; l'area restante, coperta dalla « lingua sarda » con le varietà fondamentali del logudorese nel settore centro-settentrionale e del campidanese in quello meridionale.
Questa grammatica descrittiva d'impostazione moderna offre un orientamento complessivo sui suoni, le forme e i costrutti del logudorese. La trattazione è incentrata sul logudorese « comune »; ma, essendo essa finalizzata a una ideale unificazione di aspetti linguistici ora differenziati dall'una all'altra località, sono state evitate rigide frontiere con i sottogruppi del logudorese settentrionale, del dialetto nuorese, dei suddialetti barbaricini.
A completamento dell'opera vengono affrontati aspetti fondamentali: l'ortografia, la metrica nei suoi elementi essenziali e la terminologia, con un glossario ricco di esempi in logudorese.