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In queste lezioni, tenute a Bordeaux negli anni 1898-1900 e poi riviste a varie riprese durante il corso del suo insegnamento a Parigi, Émile Durkheim svela la reale e più profonda ambizione della sociologia: essere una nuova scienza politica, un sapere capace di interrogare criticamente il presente, mettendo in questione i concetti centrali del nostro lessico quotidiano, si tratti dell'« individuo » o della « libertà », dello « Stato » o della « democrazia », della « proprietà » o del « contratto », del « lavoro » o della « solidarietà ».
Queste lezioni rappresentano dunque un documento essenziale per comprendere come la sociologia, oltrepassando la separazione tra l'ordine descrittivo delle scienze empiriche e l'ordine normativo della filosofia politica, rappresenti un laboratorio concettuale che ci offre degli strumenti per ripensare il modo ordinario di intendere la società e di concepire la politica, rilanciando l'aspirazione verso una società politica giusta.
Testo di capitale importanza per chiunque si occupi di teoria sociale, di storia della sociologia e di pensiero politico, queste lezioni ci consentono di affrontare con maggior lucidità alcune questioni fondamentali ancora oggi al centro dei dibattiti, in particolare per quanto concerne la natura della democrazia e il futuro dello Stato sociale, in un'epoca segnata dalla necessità di approfondire la dimensione cosmopolitica della modernità europea.