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Ettore, "il Gatto", il killer con la passione delle moto che si rifugia nella sua officina, torna tra le strade di Roma nel secondo capitolo della Trilogia noir di Emanuele Bissattini. Dopo il successo di "Glock 17, la pazienza dell'odio", la storia prosegue con una disperata corsa contro il tempo che vedrà il protagonista faccia a faccia con l'odio cieco e la collera del Golem. Un uomo di pietra, l'assassino che non prova sentimenti e distrutto da un dolore interno che il lettore scoprirà pagina dopo pagina.
Nato orfano e addestrato solo per la vendetta, Golem è un figlio del buio di questa città. Assoldato da Spartaco, il re dell'eroina di Roma Sud che vuole regolare una volta per tutte i conti con Ettore, il killer di Primavalle. In questa nuova vicenda, ricca di colpi di scena, l'autore continua con la descrizione minuziosa e dura del contesto criminale della città. C'è Magilla, impresario senza scrupoli che coinvolge Ettore e Mohamed, pugile e ragazzo di strada, in un incontro clandestino di dirty boxe infiltrato dalla mafia cinese.
Ci sono Lucilla e Teresa, le donne del Gatto, una in pericolo e l'altra forse persa per sempre. E Sigmund, "il Tedesco". Colui che osserva e lavora nell'ombra sempre un passo indietro ad Ettore, che si conferma "il personaggio più avvincente della storia" - secondo le recensioni dei lettori. Questa volta il Tedesco dovrà scegliere se il voto fatto a un amico morto vale la vita di un altro amico che muore.
Soprattutto attorno al tavolo c'è la scelta che un uomo fa davanti a uno specchio: vivere o morire, essere libero o perdersi per sempre e chiudere gli occhi nell'oscurità che rimane l'ultima compagna di viaggio.