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È un prodotto a metà tra disvelamento e dissimulazione l'antologia che qui si offre al lettore: un volume di sostituzioni infinite, di parentesi lunari e pseudonimi fantastici, di trascrizioni mutile e versioni apocrife, di giochi di parole sospesi sul crinale tra agudeza e invenzione. Una collezione di alias, insomma, nel doppio senso etimologico di alternativa e di variante, ma anche una congerie di alia: di cose altre, giunte a noi attraverso l'altra via espressiva del translinguismo.
Quest'ultimo si presenta, per i diciassette poeti qui raccolti, come una condizione esistenziale di ubiquità e attraversamento (di erranza, verrebbe voglia di dire, facendo giusta eco alla collana che ci ospita) di spazi come di linguaggi, innescando un processo creativo imperniato sul destino della traduzione e della trasformazione culturale. Lo rivela non solo la continua mescidazione di italiano e spagnolo (le due lingue sorelle alla base del progetto, che entrano però sovente in tensione alla prova del transfert), ma pure l'intrusione costante di codici altri: dal francese all'inglese al portoghese, dal latino al greco antico al siciliano e al catalano, senza contare i neologismi, di cui questi versi sono assai ricchi.
Traduttori e auto-traduttori - ma anche cantanti, performer, promotori culturali, intenti alla diplomazia sia politica che intellettuale -, gli autori di Alias si negano all'eteronomia, tanto linguistica come di genere, restituendo un panorama della poesia italo-spagnola contemporanea inedito, fluido e veramente relazionale. Dalila Colucci è Investigadora Distinguida María Zambrano presso l'Università di Siviglia.
Dottorata in Discipline Filologiche e Linguistiche Moderne alla Scuola Normale Superiore di Pisa e in Romance Languages and Literatures ad Harvard, dove è stata anche Lauro De Bosis Post-Doctoral Fellow, si occupa di letteratura italiana moderna e contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: Nessuno crede al merlo d'acqua. Le ultime poesie di Goffredo Parise (Iannone, 2011); L'Eleganza è frigida e L'Empire des signes.
Un sogno fatto in Giappone (FUP, 2016); l'edizione critica italo-francese Goffredo Parise. Poèmes (Cahiers de l'Hôtel de Galliffet, 2016). Leonarda Trapassi è Profesoressa Associata di Lingua e Letteratura Italiana presso l'Università di Siviglia. Ha insegnato in Germania, presso la Martin-Luther-Universität Halle-Wittemberg. Si occupa di letteratura italiana moderna e contemporanea e di teoria e pratica della traduzione.
Tra le sue pubblicazioni: le curatele dei volumi Leonardo Sciascia. Un testimone del XX secolo (Bonanno, 2012); Esodi e frontiere di celluloide. Il cinema italiano racconta le migrazioni (Cesati, 2016, con Linda Garosi); Le parole del viaggio; I Viaggiatori in Italia; II Viaggiatori oltre confine (Cesati, 2022, con Federica Rossi, Pasqua De Cicco ed Emanuele Broccio).