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Pur rimanendo al di fuori del mondo accademico, Anthony de Jasay (1925-2019) è stato tra quegli studiosi che hanno messo il problema della politica al centro della propria riflessione filosofica in modo più originale. Arrivato a occuparsi di filosofia politica dopo una giovinezza trascorsa come ricercatore di economia e una maturità professionale da banchiere, quando nel 1985 compare per la prima volta sulla scena intellettuale il suo nome è sconosciuto ai più.
Eppure, la sua opera d'esordio ("Lo Stato") ebbe un effetto straniante sui pochi che, allora, la lessero. Con una scelta metodologica ardita che consisteva nel trattare lo Stato come un agente dotato di volontà e obiettivi propri, de Jasay voleva mostrare che il potere politico possiede una razionalità e determinate logiche di sviluppo. Inoltre, intendeva mettere in questione la necessità della politica e l'alternativa tra Stato e anarchia ordinata.
Lo scopo del presente libro è quello di offrire una ricostruzione ragionata delle opere e del pensiero di de Jasay, il quale aveva come principale obiettivo la comprensione chiara ed esaustiva dei problemi fondamentali della politica.