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Il "sentimento del tempo" pervade la terza "prova poetica" di Marco Garzonio. Dopo Siamo il sogno e l'incubo di Dio (2015) e I profeti della porta accanto (2017), il nuovo canto nasce nella sofferenza per il diffuso clima di disumanita` (la « cultura dello scarto » di papa Francesco) e s'appella allo spirito della generazione dell'Autore, « nata con la guerra ». Ad essa Garzonio dedica l'opera perche? continui a « promuover la memoria, stupirsi, sognare, esser solidale, liberamente pensare » e « passi il testimone a chi gia` ci cammina a fianco e a chi solo l'amore riesce a immaginare ».
Chi non si arrende dispone degli attrezzi per resistere anche alle catastrofi e porre le basi di ogni Ricostruzione.