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In un libro che è il resoconto di un'esperienza, ma anche un viaggio nel lavoro quotidiano di tanti amministratori locali del nostro paese. Stefania Bonaldi ripercorre i suoi dieci anni alla guida della città di Crema. Un percorso partito in salita: il primo ostacolo sono stati i pregiudizi e le diffidenze verso le donne impegnate in politica. Dal riconoscimento dei figli nati da famiglie omogenitoriali, alla realizzazione di luoghi di preghiera dignitosi per la comunità musulmana del cremasco; da un coinvolgimento e un dialogo serrato con le realtà del terzo settore, alla coprogettazione di iniziative legate alla sperimentazione del welfare di comunità, passando per la promozione del turismo locale e la valorizzazione delle eccellenze artistiche cremasche, come il contrabbassista Giovanni Bottesini.
Una decade piena di soddisfazioni, ma anche di sfide, come la prima ondata del Covid e la pandemia, o l'avviso di garanzia in seguito a un incidente in un asilo comunale, da cui è nato a livello nazionale un grande dibattito sui limiti delle responsabilità dei sindaci e sulla mancanza di tutele legali nei loro confronti.