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La dialettica fra tradizione e innovazione, fra immobilismo e dinamicità, fra conservazione e apertura al nuovo che caratterizza la storia di Sparta si esprime nella vicenda storica di sovrani come Cleomene I, Pausania II e Cleomene III oppure di uomini come il reggente Pausania, Brasida e Lisandro. Pur stretti nelle maglie rigide della struttura costituzionale spartana, tendente a deprimere ogni forma di personalismo e a risolvere l'individuo nella collettività, essi cercarono spazi di iniziativa autonoma e attirarono l'attenzione sulle riforme necessarie al rinnovamento dell'apparentemente immutabile kosmos spartano.
I contributi qui raccolti mettono in luce l'articolazione del mondo politico spartano e la presenza di un vivace dibattito, incentrato sulla vocazione politica di Sparta a livello panellenico e sulla capacità dei suoi uomini di esprimere un'azione congruente o non congruente con tale vocazione, nei termini in cui la definiva la tradizione. A questo volume hanno collaborato: Cinzia Bearzot, Pierre Carlier, Franca Landucci, Gabriele Marasco, Massimo Nafissi, Luisa Prandi, Marta Sordi.