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L'Italia è uno dei paesi al mondo in cui l'inverno demografico è più accentuato. Se gli attuali trend non verranno invertiti, inevitabilmente si andrà incontro a criticità irrimediabili. Quello che distingue il nostro dagli altri paesi avanzati con natalità più elevata non è un minor numero di figli desiderati, ma politiche meno efficienti a favore delle famiglie e delle nuove generazioni. Il saggio Crisi demografica di Alessandro Rosina - forse la più aggiornata, organica e propositiva disamina del tema - delinea uno scenario italiano reso ancora più drammatico dagli effetti della pandemia, che ha causato un'ulteriore flessione delle nascite.
Oggi ci troviamo di fronte a un bivio ineludibile: da un lato c'è il sentiero stretto e in salita che porta alla nuova fase di sviluppo economico e sociale resa possibile dai fondi europei (non a caso denominati Next Generation Eu) e dall'altro, se questa occasione unica non verrà colta, l'ampia strada verso un declino irreversibile e insostenibile. La scelta richiede grande chiarezza di intenti e ancor più grande determinazione nell'imboccare il percorso verso il futuro.
Rosina mostra la fattibilità di questa prospettiva delineando concrete politiche sistemiche - dai servizi per l'infanzia all'assegno unico e universale per i figli, fino a incisive riforme del mondo del lavoro - per consentire alle nuove generazioni di sentirsi davvero protagoniste in un paese che cresce con loro.