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Una guerra irrompe con fragore improvviso sulla scena della storia, masbuca dal silenzio. Allo stesso modo, l'indicibile, provoca l'irruzione delpassaggio all'atto sulla scena analitica. Una forza misteriosa che affondale sue radici nel silenzio muove la storia. Nel corso del suo insegnamento Jacques Lacan, tra il 1976 ed il 1977, indicò una stretta correlazione tra Isteria, Storia ed Inconscio. In questotesto l'autrice si propone di esplorare l'intreccio tra psicoanalisi e storia, tra fluire diacronico e discontinuità di eventi che, se producono effettidi cambiamento del legame sociale, non risparmiano all'umanità unamisteriosa quanto dolorosa insistenza ripetitiva del reale in gioco.
Temicari alla psicoanalisi, dal disagio della civiltà al complesso di Edipo, dalla funzione paterna al suo declino, dall'etica del desiderio agli imperatividi godimento delle società post-moderne, vengono così rivisitati cometappe successive alla scoperta freudiana dell'inconscio in una insolitaconvergenza sul tema della differenza di genere. Figlie del silenzio intende collocarsi nel filo rosso dell'insegnamentofreudiano, riletto da Lacan e da Jacques-Alain Miller, per seguirlo inuna prospettiva nuova verso il superamento del patriarcato.
Tre figure di donne vengono messe in luce: Gudrun Himmler, MonikaErtl ed Hilde Speer. Hanno in comune l'essere figlie di personalità dispicco dell'epoca nazista e l'essere donne che, per vie tortuose e singolari, furono orientate da un desiderio di riscatto del quale si servironoper sciogliere il legame oscuro tra crimine e silenzio ed accompagnare ilpassaggio della storia oltre l'epoca buia.