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Il libro di Susanna Tartaro è un viaggio, attraverso dodici tappe, nel mondo degli haiku e dei suoi girovaghi autori; Santoka su tutti, ma anche Basho e Issa, letti oggi con l'occhio di chi abita una città con tutte le sue piccole e continue trappole alla nostra felicità. Susanna Tartaro - che lavora a Radio3 e da anni cura Fahrenheit, storico programma di "libri e idee" - nel suo blog Dailyhaiku, racconta la propria passione per la poesia giapponese fatta di 5-7-5 sillabe, in cui si racchiudono, miracolosamente, saggezza e dolcezza, sapere e fantasia.
L'haiku è una forma d'arte che ha origini lontane e nel libro Susanna Tartaro ne ripercorre la strada, restituendo questi piccoli e perfetti poemi alla nostra contemporaneità. Nelle pagine, i versi del monaco viandante Santoka dialogano con la quotidianità di motorini che sfrecciano nel traffico, con il lavoro alla radio, con l'attesa di un certificato o di un autobus, ma anche con gli improvvisi istanti di bellezza che spuntano da un marciapiede o da un sorriso intravisto dal finestrino.
Haiku e sakè, accompagnato da alcune fotografie che segnano i capitoli del racconto, è un libro che trasmette passione e amore per la parola e per la scrittura, ed è capace di avvicinare i secoli e rendere universale il linguaggio di una poesia solo apparentemente semplice, carica invece di mille sfaccettature. Basta imparare a osservarle.