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Un corpo entrato integro sotto la custodia di uomini dello Stato e finito cadavere. Stefano Cucchi tremava per la paura e le botte, ora chi l'ha ucciso trema per lo spiraglio di giustizia. Oltre sette anni ripercorsi all'interno delle aule di Tribunale tra bugie, depistaggi, verbali sbianchettati, relazioni falsificate, ipotesi di morte per fame con tanto di studi sui prigionieri dei campi di sterminio lasciati senza cibo e acqua.
Verità di comodo per quello che è solo un "drogato di merda", quindi non degno di avere diritti. Per la prima volta un graphic novel apre le porte della stanza degli orrori. La stanza da cui un ragazzo non uscirà mai più. Una ricostruzione che parte dagli atti di un processo complesso e da dichiarazioni inedite che ci fanno immergere nelle acque torbide di una giustizia negata. Assoluzioni per insufficienza di prove, perizie astruse, rinvii, annullamenti di ogni colpa e misfatto.
E la necessità di fare luce, di ridare la parola a chi non l'ha avuta.