En cours de chargement...
Primo regista postmoderno secondo Quentin Tarantino, innovativo nella tecnica di ripresa, nel montaggio, nell'uso della colonna sonora - leggendario il sodalizio con Ennio Morricone - nella scelta e nella direzione degli attori, gigantesco e contraddittorio come i suoi film, Sergio Leone è stato per molti versi un vero spartiacque nella storia del cinema, per la capacità di unire citazionismo e invenzione narrativa, ironia e melodramma, disillusione e mito.
Per arrivare a tanto sono bastati sette film in venticinque anni di carriera: una scorribanda nei generi cinematografici sui quali Hollywood ha costruito la propria leggenda, dall'esordio con il peplum Il colosso di Rodi alla « trilogia del dollaro », alle grandi saghe di Giù la testa, C'era una volta il West e C'era una volta in America, il gangster movie definitivo. Una vita stroncata troppo presto, prima di poter realizzare l'ultima, fantasmagorica scommessa: un kolossal a produzione russo-americana sull'assedio di Leningrado.
Basandosi su un intenso rapporto personale con Leone, maturato negli anni in cui il regista lavorava al suo ultimo sogno, su un ampio ventaglio di testimonianze e su un'analisi rigorosa della produzione filmica, Marcello Garofalo costruisce il ritratto intimo e convincente di un uomo geniale e complesso, e ne ricostruisce il ruolo decisivo - tra l'Italia e Hollywood - all'interno di quella che è stata forse l'ultima, grande stagione del cinema.