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Cosa significa, oggi, rimanere a vivere nei paesi dell'Appennino centrale? Chi è che ha scelto di ritornare e perché lo ha fatto? C'è ancora tempo e modo di provare a immaginarsi una rinascita di luoghi che la società e la politica non considerano più prioritari nella propria agenda?A queste e ad altre domande prova a rispondersi da tempo Savino Monterisi, che dopo Cronache della restanza torna a interrogarsi tra queste pagine, iniziando una nuova ricerca emozionale sulle orme dei sentieri di montagna e tra i vicoli dei piccoli centri dell'Abruzzo montano.
In ogni pagina, e in ogni passo del suo racconto in cammino, si accompagnano così nuove istanze e vecchie conoscenze del territorio; "ritornanti" e comunità resistenti che non si sono mai arrese allo spopolamento, anziani di cui è fondamentale mantenere viva la memoria e giovani che hanno deciso di investire in nuove imprese agricole o nella ricezione turistica. Infinito restare è un viaggio alla scoperta del non conosciuto a portata di mano.
Un "oggetto narrativo non identificato" in cui saggistica, reportage e narrazioni si intrecciano e si rincorrono permettendo all'autore di calare nella propria dimensione locale il concetto di "Restanza" sviluppato dall'antropologo calabrese Vito Teti; per far (ri)scoprire il territorio e per farlo (ri)conoscere osservandolo da una nuova prospettiva.