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Un libro che per la prima volta fa luce sui tragici e inebrianti anni Novanta, il decennio più doloroso e rimosso della Russia contemporanea, contrassegnato da una miseria disperata e da un lusso sfacciato. Uno strumento indispensabile per capire le profonde fratture nella società che ancora oggi la Russia fatica a sanare. IL LIBRO: Ci sono personalità complesse, estremamente affascinanti, che, con il proprio modo di essere, sono in grado di plasmare il mondo circostante, adattandolo ai propri desideri e obiettivi.
Tra queste, un posto di assoluto rilievo spetta a Boris Berezovskij, il "re degli oligarchi", l'uomo-simbolo della Russia degli anni Novanta. Pëtr Aven, che lo ha frequentato fin dai tempi dell'università, ne ripercorre la vicenda umana tramite interviste e colloqui con i suoi colleghi oligarchi e altre figure chiave di quel periodo, come Roman Abramovic, Michail Fridman e Anatolij Cubajs. Ricostruire la parabola di Berezovskij permette di affrontare, per la prima volta in una prospettiva diversa e per alcuni aspetti illuminante, il cruciale e torbido primo decennio postsovietico.