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L'ingegnere polesano Mario Celeghin, detto Mariolino, è un ex deputato e potente sottosegretario socialista che ha vissuto l'Italia degli anni Ottanta da protagonista delle cronache. Non solo politiche, per via della sua relazione con l'attrice Eleonora Brandolini. Dopo una breve malattia, ormai da anni semidimenticato, muore a Milano una sera di dicembre del 2019. Non esattamente circondato dall'affetto di tutti i suoi cari: cinque figli avuti da tre donne diverse più un'ultima, giovane, amante.
Celeghin aveva in realtà iniziato a morire molti anni prima, nella primavera del 1992. Quando, dopo la scomparsa del suo grande protettore, Rodolfo Maria Morelli, fallisce una scontata rielezione in Parlamento. Poco dopo rimane invischiato in una delle tante inchieste di Tangentopoli. Nonostante tutte le precauzioni prese da lui e dal suo avvocato fiscalista Ferruccio Moreschini, amico e custode fedele di tutti i suoi segreti per più di quarant'anni, quell'inchiesta sarà l'inizio della sua definitiva caduta e rovina.
Politica e non solo. Grazie a Moreschini però non tutto andrà perduto. Molto finirà sommerso, ma qualcosa sarà salvato.« "Niente di penalmente rilevante è emerso nei confronti del Segretario del Partito socialista" ha dichiarato in serata Antonio Di Pietro in persona » si era affannato a precisare il cronista del Tg2, non senza dissimulato imbarazzo. Niente di penalmente rilevante, pensò Celeghin.
S'inizia sempre così.