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Nella Scrittura tanti sono i cercatori di Dio e tra questi Mose`, che all'inizio dell'esodo chiede a Dio di mostrargli la sua Gloria, il suo volto. Si tratta di un desiderio impossibile che Dio non concede, tuttavia qualcosa gli e` dato: « Io ti porro` nella cavita` della rupe e ti copriro` con la mano, finche? non saro` passato. Poi togliero` la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si puo` vedere » (Es 33, 23).
Le « spalle di Dio » sono il sorriso di un amico, l'abbraccio di un bambino, il grido di chi soffre, gli occhi di chi si sente perduto. Le spalle di Dio sono tutto cio` che e` stato creato e che rivela bonta` e bellezza, capace di affascinare e sorprendere. Le spalle di Dio sono tutto cio` che, per grazia, anche l'uomo ha saputo realizzare nell'arte e nell'ingegno, restituendo pace e armonia. Ripercorrendo l'esperienza spirituale di Mose`, di Elia o della Maddalena, ci potremmo sorprendere anche noi tra i cercatori di oggi, con il dubbio di aver intravisto le sue spalle da qualche parte...