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Germania, 1618. La peste continua inesorabilmente a mietere vittime, e in Europa si sentono risuonare i primi colpi della Guerra dei Trent'anni, appena cominciata. A Leonberg, un villaggio del ducato del Wu?rttemberg, l'anziana vedova Katharina Kepler viene accusata di stregoneria. A prendere le sue difese ci sono solo i figli - tra cui il maggiore, Johannes, matematico imperiale e rinomato autore delle leggi sui moti dei pianeti - e il vicino di casa Simon.
Nel suo nuovo romanzo Rivka Galchen costruisce una magistrale narrazione corale, dove alle voci di Katharina e Simon si alternano quelle di alcuni abitanti di Leonberg, chiamati a testimoniare durante il processo. Ma il racconto di questa caccia alle streghe avvenuta nel XVII secolo, dove si intrecciano fatti realmente accaduti e finzione narrativa, parla in realtà dei nostri tempi, e si rivela un monito provocatorio alla facilità con cui, in un clima di ignoranza e sospetto, la verità può essere distorta e la mentalità del branco può prendere il sopravvento e trasformare persone qualunque in belve feroci.
« Divertente in molte parti, assurdo in altre, questo romanzo affascinante prende spunto da fatti reali e ci porta nelle intricate menti di accusati e accusatori. » Margaret Atwood.« Una mistura magica di assurdità e brutalità. Rivka Galchen ci restituisce quel senso tutto kafkiano dell'esercizio del potere, in grado di gonfiare l'ego delle persone e allo stesso tempo di distorcere la verità. » "The Washington Post".« Portando in primo piano la storia di una donna che altrimenti sarebbe stata solo una nota a piè di pagina nella biografia di un uomo ben più famoso, l'ultimo libro di Rivka Galchen si rivela una straordinaria riflessione sul potere delle narrazioni.
Tutto questo riuscendo a essere divertente e apparentemente leggero. Un trucco che ha del prodigioso. » "Los Angeles Times".