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Quello della fantascienza e delle distopie è un vastissimo universo narrativo (comprensivo di opere cinematografiche e serie televisive) in cui il confronto con temi e problemi di giustizia appare particolarmente serrato, malgrado la frequente sottovalutazione di questo filone legata all'etichetta di genere e alla proliferazione di prodotti commerciali. Eppure, in un mondo in cui la sempre più rapida evoluzione tecnologica rende attuali, e anzi impellenti, questioni etiche, filosofiche e sociopolitiche un momento prima apparentemente remote e 'futuribili', confrontarsi con gli scenari immaginati dai grandi autori di fantascienza diventa ineludibile, per il giurista come per il cittadino.
La fantascienza di qualità letteraria, presa in considerazione dai saggi qui raccolti, presenta anzi al lettore o spettatore un'incredibile varietà di conflitti, questioni giuridiche e dilemmi morali, in superficie legati a specifici sviluppi tecnologici, reali o immaginifici, ma assai spesso, a un'analisi più approfondita, di portata universale. Nel trasportare il lettore « oltre i confini della realtà » attuale, l'analisi della letteratura fantascientifica compiuta dagli autori del presente volume finisce quindi per incoraggiarlo a spingersi « dove nessuno è mai giunto prima » nell'esplorazione della vera « ultima frontiera » adombrata dalla metafora dello spazio intergalattico: le profondità dell'umano e, « in uno specchio oscuro », del disumano.