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« Se dovessi scegliere tra un'ultima donna e un'ultima sigaretta, sceglierei la sigaretta: la si getta più facilmente ». A trent'anni esatti dalla sua morte, un Sorbonne che ricostruisce sinteticamente e appassionatamente la vicenda umana e artistica di uno dei più grandi e inaccettabili geni del NovecentoLe immancabili Gitanes, le banconote bruciate, l'oltraggio alla Marsigliese, l'alcool, le notti che non finiscono nemmeno alle prime luci dell'alba, la capacità incontenibile di dire e di fare sempre ciò che non si dovrebbe dire e che non si dovrebbe fare.
Serge Gainsbourg è stato un « cattivo maestro », un esempio da non seguire, uno dei più celebri « maudit » della storia della musica e più in generale della cultura francese ed europea. E anche un'icona, insieme alla sua Jane Birkin, della ribellione e dell'essere controcorrente. Ma « l'uomo dalla testa di cavolo » è stato anche e prima di tutto uno dei più grandi geni musicali di tutti i tempi, un artista capace di anticipare con la sua meravigliosa musica e la sua inarrivabile poetica tutto ciò che è venuto dopo di lui e di creare sempre qualcosa di indimenticabile.