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A partire dalla fine del II sec. a. C., la villa maritima, lussuosa residenza destinata alle alte sfere dell'aristocrazia romana, caratterizza le coste dell'Italia centrale per poi diffondersi, in epoca imperiale, in tutto il bacino del Mediterraneo. Nonostante gli studi e le ricerche dedicati a questo tema, non esiste una definizione chiara e univoca in grado di descrivere le peculiarità del modello architettonico della villa maritima e le trasformazioni che esso subisce con la sua diffusione al di fuori dall'Italia.
Solo grazie alle evidenze archeologiche, numerose in tutto il Mediterraneo, è possibile definire alcuni elementi rappresentativi della villa maritima e seguirne le trasformazioni, a partire dalla seconda metà del IV sec. d. C., in nuove forme di abitato rurale, quali il palazzo, la chiesa o il monastero. Questo volume è il frutto delle giornate di studio tenutesi a Napoli, Capri e Baia nel maggio 2019.
I vari esempi di ville marittime qui presentati testimoniano lo stato attuale della ricerca e contribuiscono a rilanciare il dibattito su temi centrali quali la diffusione del modello architettonico e del suo linguaggio nel Mediterraneo, le molteplici funzioni e trasformazioni delle villae maritimae, la loro conservazione, tutela e valorizzazione.