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Nel 1825 Honoré de Balzac, a 26 anni, pubblica anonimamente il più ambizioso dei suoi romanzi giovanili, Wann-Chlore. Si ispira nell'intreccio a un dramma giovanile di Goethe, Stella, che affronta il tema di un uomo diviso tra l'amore di due donne. È questa anche la situazione del protagonista di Wann-Chlore, un giovane ufficiale di nobile e ricca famiglia, Horace Landon. Durante le guerre napoleoniche, Horace vive un'intensa e romantica storia d'amore con una fanciulla inglese, Wann-Chlore.
Credendosi però tradito da lei, in seguito a un complesso inganno ordito da un falso amico, sposa nel 1814 Eugénie, dolce e devota creatura martirizzata da una madre ambiziosa e durissima. Quando, troppo tardi, Horace scopre che Wann-Chlore non l'aveva mai tradito, abbandona Eugénie e torna da lei. Eugénie però non si rassegna: si fa assumere sotto falso nome al servizio della rivale e sviluppa verso di lei una sorta di complesso e tormentato odio-amore.
La situazione precipiterà verso uno scioglimento tragico, che riunirà gli amanti in una « morte d'amore » simile a quella di Tristano e Isotta. Lungamente elaborato da Balzac tra il 1822 e il 1825, Wann-Chlore alterna episodi più realistici (come i rapporti di Eugénie con la madre) a parti dall'atmosfera fantastica e onirica, ispirate al romanzo gotico. Balzac lo ripubblicherà nel 1836, insieme ad altre opere giovanili, in un'edizione censurata e ridotta, con il titolo Jane la Pâle.
Questa versione ha avuto nell'Ottocento e poi negli anni Trenta del Novecento alcune edizioni italiane, ma quella originale, del 1825, viene qui per la prima volta tradotta nella nostra lingua.