Io sono una lampada ch'arda soave ! la lampada, forse, che guarda, pendendo alla fumida trave, la veglia che fila ; e ascolta novelle e ragioni da bocche...
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Io sono una lampada ch'arda soave ! la lampada, forse, che guarda, pendendo alla fumida trave, la veglia che fila ; e ascolta novelle e ragioni da bocche celate nell'ombra, ai cantoni, là dietro le soffici rócche che albeggiano in fila : ragioni, novelle, e saluti d'amore, all'orecchio, confusi : gli assidui bisbigli perduti nel sibilo assiduo dei fusi ;