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Ci sono bar e bar ma il Bar Sport è qualcosa di più. Lo sa bene Stefano Benni che alla fatidica insegna, alta come una bandiera nell'immaginario nazionale, ha dedicato un libro diventato ormai un classico dell'umorismo. Seguendo il ritmo infallibile dell'apertura e della chiusura dei campionati di calcio e, perché no ? , delle stagioni, Benni ha scritto la sua commedia umana, il suo catalogo di "eroi" ormai coronati dalla stralunata aureola del mito : lo sparaballe e il professore, il tennico e il carabi-niere, il ragioniere innamorato e la cassiera dalle grandi poppe, il leggendario calciatore dal tiro portentoso e il lavapiatti che cogna di diventare cameriere.
Sullo sfondo un interno di mite squallore, dove fanno scena íl flipper, il telefono a gettoni e la proverbiale Luisona, la brioche condannata a un'esposizione perenne in perenne attesa del suo consumatore. E una briga-ta di irresistibili compagni di ventura quella che ci viene incon-tro a chiedere spazio nella memoria, nell'immaginazione. Una brigata che è pronta a fare il bis. Ad affollare le pagine di Bar Sport Duemila.
Da Bar Sport nel 2011 è stato tratto il film omonimo, con Claudio Bisio e Angela Finocchiaro tra gli altri.