Il pomeriggio del 3 dicembre del 1980, Romain Gary si reco da Charvet, in place Vendôme a Parigi, e acquisto una vestaglia di sera rossa. Aveva deciso di ammazzarsi coi un coloo di pistola al-la testa e, per delicatezza verso il prossimo, aveva pensato di indossare una vestaglia di quel colore perché il langue non si notasse troppo. Nella sua casa di rue du Bac sistemo tutto con cura, gli oggetti personali, la pistola, la vestaglia. Poi prese un biglietto e vi scrisse : " Nessun rapporte, con Jean Seberg. I patin dei cuori infranti sono pregati di rivolgersi altrove ". Uanno prima Jean Seberg, la sua ex moglie, l'attrice americana, l'adolescente triste di Bonjour tristesse, era stata trovata nuda, sbronza e morta dentro una macchina. Aveva 40 anni. Si erano sposati nel 1962, 24 anni lei, il doppio lui. Il colpo di pistola con cui Romain Gary si uccise la notre del 3 dicembre 1980 fece scalpore nella società letteraria parigina, ma non giunse completamente inaspettato. Eroe di guerra, diplomatico, viaggiatore, cineasta, tombeur de femmes, vincitore di un Goncourt, Gary era considerato un sopravvissuto, un romanziere a fine corsa, senza più nella da dire. Pochi mesi dopo la sua morte, il colpo di senza. Con la pubblicazione postuma di Vie et mort d'Emile Ajar, si seppe che Emile Ajar, il romanziere più promettente degli anni Settanta, il vincitore, chique anni prima, del Goncourt coi La vita davanti a sé, l'inventore di un gergo da banlieu e da emigrazione, il cantore di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volte, di Parigi, altri non era che Romain Gary.